Teatro

Il vaudeville: per ridere non senza amarezza

Il vaudeville: per ridere non senza amarezza

La Compagnia Comteatro presenta al Taetro Leonardo, dal 19 al 31 gennaio, uno spettacolo brillante e dinamico: “La cagnotte”, scritto da Eugène Labiche nel 1864. Un capolavoro del vaudeville, un evento teatral-musicale che si snoda, nella regia di Claudio Orlandini, in un labirinto di avvenimenti rapidi, colorati, caleidoscopici. Una regia che dichiara la propria natura: i camerini a vista che svelano al pubblico la trasformazione degli interpreti e un’orchestra accompagna dal vivo tutto lo svolgimento dell’azione scenica (le musiche originali sono di Gipo Gurrado e Stefano Piro). Protagonisti della vicenda sono alcuni borghesi annoiati della propria vita che decidono di partire per Parigi per dare una svolta alle loro giornate. Partono, pieni di sogni e speranze, con la voglia di divertirsi per non morire di noia, per gettarsi in ambieti frivoli e vivaci che li facciano sentire vivi. Cambiamenti continui, trasformazioni, tratti accennati che subito si disperdono, in un labirinto di impressioni quasi circensi. Il pubblico “assiste incredulo alla crudele commedia della vita, vede restituita sulla scena la clowneria stanca e rituale delle chiacchiere, delle risate, degli stratagemmi e delle trappole che come poveri uomini ordiamo alle spalle dei nostri simili, alle spalle di noi stessi” si legge nella presentazione che la compagnia da dello spettacolo. Gli attori (Enrico Ballardini, Umberto Banti, Carola Boschetti, Cinzia Brogliato, Michele Clementelli, Luca Chieregato, Marzio Paioni) creano personaggi che vivono all’interno di storie semplici, amori mancati e seccature della vita. Sono come noi, e sono mostri. Senza finzioni ma senza realismo, essi oscillano tra ciò che si fa e ciò che si vuole far apparire.